Consigli di LETTURE
In questa pagina si proporranno delle letture che sono state "fondamentali" nella mia ricerca architettonica recente con una breve recensione per ogni testo.
L'elenco non è ovviamente esaustivo e contiene solo testi "disciplinari"
Testo fondamentale per chiunque voglia approcciarsi alla metafora, che non viene vista come espediente letterario ma come elemento fondativo del nostro pensiero. Sebbene in alcune parti diventi ( per un "architetto") eccessivamente specifico (stiamo parlando di linguistica ) ne consiglio la lettura.
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Le NEURSCIENZE hanno aperto scenari che i progettisti non possono ignorare.
Questo testo ha l'ulteriore pregio di analizzare le interazioni con la disciplina architettonica. Attenzione però: chi si aspetta un "manuale" ne rimarrà deluso.
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di fatto la raccolta delle conferenze di un seminario coordinato da Pallasmaa e Sarah Robinson che ha visto coinvolti neuroscienziati, linguisti ed architetti (Mallgrave, Johnson, Gallese e Gattara, Perez-Gomez tra gli altri). E' una vera summa sull'argomento, una lettura preziosa e per di più tradotta in italiano da Matteo Zambelli
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Pallasmaa è colui che prima di tutti ha messo in discussione quella che chiama "visione oculocentrica", cioè una architettura fatta apposta ( e quasi esclusivamente) per la vista. Ma l'uomo è molto di più è merita edifici che lo considerino nella sua complessità. Da quì deriva lo slogan dello studio MetaforA " da una architettura per la vista ad una architettura per la vita"
Dello stesso autore consiglio:
oltre a "Lampi di Pensiero-Fenomenologia della percezione in architettura", una raccolta quasi in forma di dizionario raccolta e curata da M.Fratta e M. Zambelli
Sul lavoro di Pallasma ho scritto nei post che trovare ai seguenti link
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Sarah Robinson, architetto ed italiana d'adozione, ci riporta al nocciolo della nostra disciplina che trova nella metafora del nido il suo paradigma. Da non perdere la magnifica introduzione di Salvatore Veca. Il pregio di questo lavoro di Sarah Robinson è l'invitarci a prendere
coscienza delle possibilità (ed abitare nelle possibilità) che ci derivano in fondo
dall'essere radicati in un luogo che ci ha accolti, sostenuti e plasmati (la
metafora del nido) e di rafforzare e lavorare non con "oggetti" ma
con (in) un campo (field) di relazioni, anzi di considerare la stessa
ARCHITETTURA COME UN CAMPO DI RELAZIONI E DI POSSIBILITÀ. .
È un libro davvero prezioso perché aiuta a riflettere. Saggio persegue una ricerca che non è prettamente la mia (la rivoluzione informatica ) ma fa capire che l'architettura nasce come risposta a delle "crisi" e pertanto esattamente come all'inizio del '900 la crisi/paradigma era quella industriale ( ed infatti LeCorbusier cavalca la metafora della "MACCHINA per abitare) alla fine dello stesso secolo (ed ancor più oggi) la crisi/paradigma è cambiato.
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Potete trovare mie riflessioni ai seguenti link
Oltre ai post che si trovano in questo blog
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Sugli scritti di Steven Holl rimando a mie riflessioni precedenti:
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Pur non essendo un libro prettamente disciplinare, meditare sulla bellezza mi pare importante per chi vuole fare architettura.
L'affermazione contenuta già nella prima meditazione ha in qualche modo segnato profondamente la mia visione riempiendola di speranza
《L'UNIVERSO NON È TENUTO AD ESSERE BELLO
EPPURE LO È 》
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In estrema sintesi l'autore arriva alla seguente tesi: "ciò che ha determinato il corso dell'evoluzione del genere umano è stata la scelta del BIPEDISMO. Siamo "umani" da quando camminiamo su due zampe".
Viene inoltre rafforzata e confermata la definizione di architettura come METAFORA e come "metafora specifica": l'architettura come VIAGGIO-PERCORSO: esattamente come una "via crucis" o un "Sacromonte.
Un testo tanto "agile" e piacevole quanto innovativo nel formulare nuovi paradigmi.
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Questo piccolo volumetto, l'ultima opera del critico italiano Luigi Prestinenza Puglisi (lavoro a cui l'autore è particolarmente legato) rappresenta la "summa" di una vita di critica, e la ragione che lo ha spinto a scriverlo è ben dichiarata nella prefazione: "orientare in un periodo in cui non ha senso scrivere trattati (perchè) non esistono più punti fermi (ma) bisogna pur trovare qualche riferimento, se non altro per non girare in tondo".
Così, come spesso avviene per i testi di Prestinenza, vi sono diversi gradi di lettura che rendono i suoi testi al contempo "freschi" e profondi.
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Importanti sono stati anche i testi di Cristian Norberg-Schulz in particolare "Architettura: Presenza, linguaggio e luogo"; "Genius loci" e "Il significato nell'architettura occidentale". Testi a volte complessi ma che fanno comprendere il rapporto tra il costruito ed il luogo in cui questo si trova e di conseguenza la natura "metaforica" (il "significato") dell'architettura.
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